Valzer di plichi e ballerini indignati

Il Movimento 5 Stelle ha praticamente raddoppiato le sue preferenze all’estero, sia alla Camera che in Senato, nonostante un sistema di voto che presta il fianco non solo alle critiche ma anche ai furbetti dei giri di valzer dei plichi elettorali (come è stato riportato in queste ultime settimane e, in un passato meno recente, da diversi servizi giornalistici).
Sull’onda dell’indignazione popolare, i candidati della vecchia politica, i beneficiati e qualche eletto, gridano oggi allo scandalo, a una legge elettorale da riformare, dopo averne usufruito e saputo piegarla ai propri fini, a volte sporchi, troppe volte illeciti.

Nonostante le inquietanti zone d’ombra di questa tornata elettorale che nella circoscrizione Europa obbliga persino i beneficiati a prenderne le distanze, i 5 Stelle ottengono un seggio alla Camera, che con oltre 8 mila preferenze va a Elisa Siragusa. In Senato, con oltre 130 mila preferenze non ottiene alcun seggio nonostante le 15 mila preferenze ottenute dal candidato capolista.

Il voto dimostra che anche all’estero il M5S si sta radicando grazie alla passione e all’impegno dei suoi attivisti. Ben presto diventerà prima forza politica anche fuori dai confini italiani.

In Europa, il M5S è sempre più presente sul territorio, coinvolgendo un numero crescente di connazionali, sia della vecchia che della nuova emigrazione. Strumenti di questa presenza attiva sono i Meetup e la piattaforma Rousseau, ma non solo: associazioni e gruppi di lavoro vicini al Movimento sono già impegnati in molte città europee.

Marcello Pilato