(DEU / ITA) Aktien erholen sich trotz steigender Inflation in den USA / Azioni in recupero nonostante l’inflazione in aumento negli Stati Uniti

Aktien erholen sich trotz steigender Inflation in den USA

Die Angst vor steigenden Inflationsraten und infolgedessen steigenden Zinsen in den USA war einer der Hauptgründe für die jüngste Aktienpreiskorrektur. Die Inflationszahlen für Januar, die am Mittwoch veröffentlicht wurden, fielen höher aus als erwartet. Verglichen mit dem Vorjahr stieg das Preisniveau um 2.1%. Die monatliche Rate lag mit 0.5% deutlich höher als erwartet.
Dennoch reagierten die Märkte positiv. Vielleicht hatten manche Anleger schlimmeres erwartet und vielleicht setzt sich auch die Erkenntnis durch, dass ein moderater Preisanstieg aufgrund einer wachsenden Wirtschaft auch gut sein kann.
Der S&P500 stieg im Wochenverlauf 4.3%.
Die Schweizer Börse hat die Handelswoche mit Avancen beendet. Nach den Einbussen der Vorwoche erholte sich der SMI und schloss im Wochenvergleich 3.5% höher.
Der europäische Aktienmarkt hat nach den Turbulenzen von letzter Woche auch in die Gewinnzone gedreht. Der Stoxx50 avancierte im Wochenvergleich 2.8%.
Auch die asiatischen Märkte konnten sich nach dem Kurseinbruch der letzten Woche wieder erholen.

Indizes:

MSCI Weltindex 2130.94 +1.3% seit Jahresbeginn
DAX 12451.96 -3.6% s.J.
FTSE100 7294.70 -5.1% s.J.
FTSE Mib 22797.88 +4.3% s.J.
S&P500 2744.41 +2,6% s.J.

Devisen:

1 Franken in Euro 0.8686 +1.5% seit Jahresbeginn
1 Euro in Franken 1.1513 -1.5% s.J.
1 Franken in Dollar 1.0809 +5.3%
1 Dollar in Franken 0.9251 -5.1% s.J.
1 Euro in Dollar 1.2446 +3.7% s.J.
1 Pfund in Franken 1.3004 -1.2% s.J.
Rohöl WTI 61.08 +1.1% s.J.
Goldunze 1355.3 +3.5%

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di  Francesco Sgrò

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Azioni in recupero nonostante l’inflazione in aumento negli Stati Uniti

La paura dell’aumento dell’inflazione e di conseguenza l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti sono stati uno dei motivi principali della recente correzione dei corsi azionari. I dati sull’inflazione di gennaio pubblicati mercoledì erano più alti del previsto. Rispetto all’anno precedente, il livello dei prezzi è aumentato del 2,1%. Il tasso mensile al 0.5% era molto più alto del previsto.
Tuttavia, i mercati hanno reagito positivamente. Forse alcuni investitori si aspettavano di peggio, e forse c’è anche la consapevolezza che un aumento moderato dei prezzi può anche essere buono in un’economia in crescita.
L’ S&P500 è aumentato del 4,3% durante la settimana.
La borsa svizzera ha chiuso la settimana di trading in guadagno. Dopo le perdite della settimana precedente, l’ SMI ha recuperato e chiuso la settimana con il 3,5% in più.
Anche il mercato azionario europeo ha fatto bene dopo le turbolenze della scorsa settimana. Lo Stoxx50 è avanzato del 2,8% su base settimanale.
Altrettanto bene hanno fatto i mercati asiatici che sono stati in grado di recuperare, dopo la caduta dei prezzi della scorsa settimana.

Indici:

MSCI Indice mond. 2130.94 +1.3% da inizio anno
DAX 12451.96 -3.6% d.i.a.
FTSE100 7294.70 -5.1% d.i.a.
FTSE Mib 22797.88 +4.3% d.i.a.
S&P500 2744.41 +2,6% d.i.a.

Valute:

1 Franco in Euro 0.8686 +1.5% da inizio anno
1 Euro in Franchi 1.1513 -1.5% d.i.a.
1 Franco in Dollari 1.0809 +5.3% d.i.a.
1 Dollaro in Franco 0.9251 -5.1% d.i.a.
1 Euro in Dollari 1.2446 +3.7% d.i.a.
1 libra in Franco 1.3004 -1.2% d.i.a.
Greggio WTI 61.08 +1.1% d.i.a.
Oncia d’oro 1355.3 +3.5% d.i.a.

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di Francesco Sgrò