Un ragno era in uno stagno e vi faceva un bagno.
Quando era asciutto come un prosciutto, pensava su tutto e di piú.
La sua ragnatela, come una tela, gli serviva per mangiare una mela, ma anche tanti insetti che vi rimanevano impigliati.
Un giorno si incastrò un moscone grande e grosso che con il suo peso ruppe la ragnatela e per poco si mangiava pure il ragno che scappò via ancora in tempo.
Da allora il ragno cominciò a pensare di meno e a proccuparsi di fare la ragnatela ancora più resistente.