L’iniziativa vuole riformare la creazione di denaro e quindi creare denaro a prova di crisi. Gli scettici criticano il fatto che questo sia un esperimento unico con un risultato incerto.
Cosa vogliono ottenere i sostenitori di questa iniziativa popolare federale?
Secondo il testo dell’iniziativa, la costituzione federale verrebbe cambiata. La clausola più importante afferma, che soltanto la Confederazione può emettere moneta scritturale come mezzo legale di pagamento.
Cosa è la moneta scritturale?
La moneta scritturale è il denaro che esiste solo elettronicamente.
Come viene creata la moneta scritturale?
Questa oggi non viene creata dalla banca centrale nazionale bensì dalle banche commerciali. Solo le banche commerciali hanno un rapporto con la banca centrale nazionale. La moneta scritturale sono i soldi che hanno tutti i cittadini sui loro conti bancari.
Esempio della creazione di moneta scritturale oggi:
Un risparmiatore paga 100 franchi sul suo conto in banca; la banca inoltra 90 franchi come prestito; il mutuatario paga i suoi conti, il destinatario ripaga i 90 franchi in banca, di cui la banca presta ancora il 90% come prestito; alla fine del ciclo, i primi 100 franchi generarono un totale di 1.000 franchi.
La moneta scritturale è sicura?
I sostenitori dell’iniziativa criticano il fatto che i clienti delle banche sono esposti a un rischio di credito a differenza del contante. In caso di bancarotta, la moneta elettronica sul conto bancario è garantita solo fino alla somma di 100’000 franchi.
In che modo l’iniziativa vuole rendere sicura la moneta scritturale/elettronica?
I conti dei clienti bancari dovranno essere tenuti fuori dai bilanci delle banche commerciali. La banca nazionale creerebbe il denaro scritturale e lo distribuirebbe tramite il governo federale, i cantoni o direttamente ai cittadini. Fino ad ora, i nuovi fondi sui conti bancari vengono creati in gran parte dalle banche commerciali. Prestando denaro e contemporaneamente accreditando l’importo di credito sul conto del cliente hanno creato denaro dal nulla. Questa possibilità non dovrebbe più esistere dopo.
Le banche commerciali potrebbero ancora prestare denaro in forma di crediti?
Sì, ma la banca deve trovare fonti di finanziamento diverse dai conti bancari dei propri clienti. Proprio come le aziende oggi finanziano i loro progetti attraverso l’emissione di obbligazioni le istituzioni finanziarie dovrebbero trovare finanziamenti sul mercato dei capitali.
Gli elettori dovrebbero porsi due domande chiave:
In primo luogo, chi può valutare meglio la necessità del denaro nell’economia svizzera: la banca nazionale, grazie alla sua indipendenza e competenza, o le banche commerciali grazie ai loro contatti con le famiglie e l’economia? se credi che lo sia la banca nazionale, sei dalla parte dell’iniziativa popolare, nell’altro caso sei contrario.
E in secondo luogo, chi gestisce meglio i patrimoni nazionali della Svizzera? lo stato o la banca nazionale? Se pensi che lo sia lo stato, sei d’accordo con l’iniziativa, nell’altro caso sei contro.
Oggi la politica monetaria viene controllata dalla banca nazionale tramite il tasso di interesse di riferimento. Il tasso di interesse di riferimento è anche l’ancora del credito nell’economia nazionale – le condizioni di finanziamento sono quindi controllate indirettamente dalla politica dei tassi di interesse. Dopo l’adozione dell’iniziativa, la banca nazionale dovrebbe controllare direttamente l’offerta della moneta.
Come detto, la banca nazionale tramite i tassi di interessi ed altri provvedimenti che non sto qui ad elencare provvede o cerca di provvedere al buon andamento di un’economia ma anche a tenere l’inflazione sotto controllo. Se venisse approvata l’iniziativa, la politica monetaria sarebbe resa più difficile dal momento che non si può semplicemente ridurre la quantità di denaro quando necessario: bisognerebbe togliere denaro ai privati cittadini e allo stato (cosa che non mi auguro).
Da un punto di vista scientifico, piacerebbe sicuramente vedere l’iniziativa implementata, per vedere cosa succede. Nessun altro paese ha attualmente un tale sistema. Ma se vogliamo utilizzare la Svizzera come una cavia… questo è un altro punto di discussione.
Nè la banca centrale svizzera, nè il consiglio federale consigliano di votare a favore di questa iniziativa popolare federale.
Francesco Sgrò